
E’ partita dal basso, per una lodevole iniziativa di un’associazione di apicoltori, una rete di monitoraggio nell’area di Caserta-Frosinone. Lo scopo è quello di prevenire l’insediamento di nuovi focolai di calabrone asiatico che, come appurato nel 2016, può percorrere grandi distanze grazie alla rete di trasporti nel nostro Paese.
“Una rete di sorveglianza in centro-sud Italia è un’iniziativa estremamente importante – ha detto Laura Bortolotti (CREA), coordinatrice di StopVelutina – viste le modalità di diffusione anche attraverso il trasporto umano, Vespa velutina potrebbe anche arrivare da un giorno all’altro. Poiché la rapida individuazione è fondamentale per stabilire un piano di lotta, la nuova rete potrebbe costituire una prima barriera”.
La rete di “Terra di Lavoro” – creata dagli apicoltori dell’associazione Api e Biodiversità di Terra di Lavoro che ha soci apicoltori tra il basso Lazio, Molise e Campania – si connette quindi materialmente all’attuale area di monitoraggio (zona gialla) coordinata da StopVelutina e realizzata con gli apicoltori di Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna e Veneto.
Le nuove trappole per il monitoraggio sono state posizionate nei territori di Mondragone, Caiazzo, Pietravairano, Teano, Pietramelara, Bellona, Calvi Risorta, Maddaloni, Pontelatone, Alvignano, Alife, Vairano Patenora (tutti in provincia di Caserta) e a Cassino (Frosinone).
“Nell’area potrebbe essere presente Vespa orientalis, un’altra specie predatrice di api diffusa dalla Sicilia alla Campania – ha continuato Bortolotti – per cui sarebbe interessante monitorare l’eventuale arrivo di entrambi i predatori”.