A seguito della segnalazione di adulti di Vespa velutina in un apiario della Val di Nure (PC), l’Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini (APAP) ha organizzato una giornata per l’individuazione del nido tramite la tecnica della radio telemetria, richiedendo l’intervento di Umberto Vesco – Dirigente Veterinario Asl To3 – e Chiara Visetti di Aspromiele, oltre al personale specializzato nella neutralizzazione di nidi del Progetto Velutina Regione Toscana, tra cui Stefano Fenucci.
L’interesse per l’iniziativa è stato altissimo: oltre ad apicoltori e tecnici APAP, hanno partecipato anche le associazioni apistiche Le Nostre Api – Associazione Apicoltori Emilia-Romagna, Apicoltori Reggio Parma e le istituzioni CREA-AA di Bologna, Università di Bologna, Università di Pisa, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Sono stati presidiati tre apiari in attesa che arrivassero gli esemplari di Vespa velutina. Solo uno dei tre è risultato positivo in quella giornata e le operaie avvistate sono state catturate per procedere all’applicazione del radiotag.
Nel pomeriggio, un esemplare che una volta rilasciato era stato fermo su un su un ramo a pochi metri dal rilascio per un po’, ha ripreso il volo ed è stato seguito da Chiara Visetti, Umberto Vesco, Stefano Fenucci ed altri colleghi del Progetto Velutina Regione Toscana e dell’Università di Pisa. La posizione quasi esatta del nido è stata individuata alle 20 e poi confermata il mattino seguente, quando è stato possibile avvistare il nido con la luce del giorno. Stefano Fenucci ha poi proceduto immediatamente alla neutralizzazione.
Il nido si trovava in un bosco a circa 1 km di distanza dall’apiario della cattura e a più di 3 km dall’apiario risultato positivo nei giorni precedenti. Purtroppo, la notevole distanza dal secondo apiario fa temere la presenza di un ulteriore nido nei paraggi. Pertanto, è necessario mantenere alta la guardia e continuare con il con il trappolaggio ed il monitoraggio attivo negli apiari.
L’Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini si sta muovendo per sensibilizzare sull’argomento cittadini ed associazioni di categoria al fine di creare una solida rete di contrasto alla diffusione del calabrone asiatico.